Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: suo

Numero di risultati: 114 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Il divenire della critica

252147
Dorfles, Gillo 50 occorrenze

Il divenire della critica

suo operare e quando si sia potuto sottolineare a sufficienza l’apporto dato dall’artista al generale evolversi dell’arte visuale in Europa.

Pagina 101

Il divenire della critica

teorizzatore di schemi astratti. Anche quando Fontana affermava di seguire un suo preciso «credo» estetico, o di voler porre in atto un suo preciso programma

Pagina 102

Il divenire della critica

argentino, durante il quale l’artista, assieme ad alcuni suoi discepoli, giungeva alla pubblicazione del suo famoso Manifiesto Blanco del 1944.

Pagina 103

Il divenire della critica

’uomo, considerato soltanto come oggetto da adattare a determinati meccanismi nel suo rapporto ergonomico con la macchina; e altresì ad una cosificazione

Pagina 115

Il divenire della critica

O forse - davvero - ogni opera di scultura ormai dovrebbe avere il suo environment, il suo ambiente peculiare? (Lo prova una mostra di scultura all

Pagina 123

Il divenire della critica

invaso del Guggenheim resulta del tutto improprio al suo compito: da presso lo spazio manca, da un capo all’altro del diametro d’ogni girone lo

Pagina 123

Il divenire della critica

del corridoio in discesa, l’opera (perpendicolare al suo supporto) appare ai nostri occhi inclinata (proprio come accade a Bomarzo a chi guardi fuori

Pagina 123

Il divenire della critica

dei volumi sia rispettato. Ma deve scendere a patti con quel «contenutismo» che aveva creduto di poter bandire dal suo vocabolario.

Pagina 13

Il divenire della critica

Al Guggenheim questa corrente è rappresentata essenzialmente da Vjenceslav Richter; il suo Reliefometer (che come dice il termine è un «misuratore

Pagina 130

Il divenire della critica

facente capo alla grammatica generativa-trasformazionale chomskiana (condizione, questa, che è stata già rilevata, a suo tempo, da Christian Metz a

Pagina 14

Il divenire della critica

Un successivo tentativo di Fontana di creare un vero e proprio ambiente spaziale fu compiuto nel 1951 con il suo Ambiente nero presso la Galleria del

Pagina 140

Il divenire della critica

, appositamente per la mostra, il suo celebre ambiente. Il quale, mediante una diversa modulazione spaziale, ma un identico gioco di luci «nere», costituì

Pagina 140

Il divenire della critica

Castellani, Alviani, Bonalumi e Scheggi. La sala del primo - certo la più pura, la più assoluta, nel suo candore, e la più controllata della mostra

Pagina 144

Il divenire della critica

rotazione sul suo asse d’un unico modulo compositivo basato sopra l’estroflessione centrale della tela, e realizzava un ambiente dove l’indeterminatezza

Pagina 145

Il divenire della critica

Mentre un ritorno alla staticità assoluta veniva offerto dalla sala di Romano Notari col suo Processo spaziale religioso dove l’artista umbro

Pagina 146

Il divenire della critica

) così caratteristica dei nostri giorni, e che si esprime attraverso certe composizioni musicali dove la notazione è basata anche sul suo valore

Pagina 152

Il divenire della critica

Anche Pistoletto, coi suoi specchi, tiene - in parte anche con l’aiuto del pubblico che in essi si riflette - un suo particolare racconto; giacché

Pagina 155

Il divenire della critica

limitati da ben precise esigenze economiche, nel caso dell’artista «puro», il telos del suo lavoro appare il più delle volte come dettato non dalla fantasia

Pagina 161

Il divenire della critica

Ma è troppo facile, del resto, e troppo ingenuo scagliarsi contro l’oggetto artistico e la sua «mercificazione», e dunque il suo asservimento al

Pagina 162

Il divenire della critica

con fatica - a imporre contro gli ultimi retaggi postimpressionistici o neorealistici, quella stessa che ha in definitiva il suo punto di partenza

Pagina 165

Il divenire della critica

artistico dei nostri giorni. E questo, proprio per il suo essere spesso affetto da gigantismo, creato e ideato già in partenza per il museo, perii

Pagina 166

Il divenire della critica

dinamico che - al suo «stato puro» - viene confermato dall’ambiente cinetico di De Vecchi, scelto come uno dei rappresentanti più raffinati delle

Pagina 175

Il divenire della critica

) faceva sì che la mostra veneta non assolvesse più al suo compito di rassegna di punta per l’arte d’avanguardia internazionale.

Pagina 181

Il divenire della critica

L’aspetto ludico e demistificatorio veniva invece a mancare nell’ambiente di Agnetti, troppo «apocalittico» nel suo tentativo di dar forma ad una

Pagina 195

Il divenire della critica

opere (si veda nell’ambiente di Castellani il suo candido Obelisco, e il suo Spartito - sorta di emblematico volume d’un pensiero non scritto ma già

Pagina 196

Il divenire della critica

Una terza ondata - pure questa di origine americana - si ebbe poi con l’arte concettuale, e con il suo parallelo europeo dell’«arte povera

Pagina 201

Il divenire della critica

programmata (Nuove Tendenze), è rappresentata qui soprattutto dall’udinese Getulio Alviani che ha sviluppato con grande coerenza ed efficacia un suo preciso

Pagina 205

Il divenire della critica

parte di quel raggruppamento che ebbi, a suo tempo, a definire della «pittura-oggetto», o «pittura oggettuale», perché in loro il dipinto si

Pagina 206

Il divenire della critica

Pascali un suo grande protagonista e che in Piacentino trova una più serrata e puntigliosa messa a punto.

Pagina 207

Il divenire della critica

detriti della Junck Culture (Oppenheim con i suoi veleni, Zorio con il suo ghiaccio chimico, ecc.). C’è chi crea una sequenza alla quale lui stesso

Pagina 218

Il divenire della critica

quella che era la matrice dell’arte informale - allora all’acme del suo sviluppo - avrebbe continuato per secoli e millenni a produrre sempre nuovi tipi

Pagina 226

Il divenire della critica

Berardinone, che ha trasposto nel suo filmato alcuni elementi già da lei sperimentati nell’azione diretta: lo sgocciolamento d’un liquido lungo un piano

Pagina 243

Il divenire della critica

, fistole, piaghe, giaceva in un mare di sangue e di pus, sul suo pagliericcio immondo) non erano meno sconcertanti - e forse lo spirito che le informava

Pagina 254

Il divenire della critica

pensiero filosofico spesso può svilupparsi ed evolvere anche in assenza d’ogni suo riferimento all’universo artistico: se esiste un versante estetico del

Pagina 267

Il divenire della critica

Il sottile slittamento nella coincidenza tra quello che si suol definire opera d’arte e il suo attuale «contenuto», si rivela anche in un altro

Pagina 34

Il divenire della critica

possiamo battezzare come «poveri». (Non nel senso individuato a suo tempo da G. Celant per quella particolare corrente artistica da lui definita come

Pagina 35

Il divenire della critica

Queste opere povere - autenticamente povere, e non falsamente povere per costare di più - potranno forse permettere all’uomo di riconquistare un suo

Pagina 36

Il divenire della critica

Friedman, in un capitolo del suo libretto, ipotizza un futuro (anche alla luce delle recenti crisi economiche ed energetiche) mondo povero, dovuto a

Pagina 36

Il divenire della critica

E Wols rappresenta infatti in questa Biennale un’altra grande esperienza - dolorosa per la drammaticità introvertita del suo universo lacerato, ma

Pagina 45

Il divenire della critica

veramente autonomo e nel suo genere inconfondibile alla nostra arte visuale. Gli altri artisti italiani - quali appaiono anche da questa esposizione

Pagina 45

Il divenire della critica

La pittura di Rothko costituisce un limite (come a suo tempo quella di Mondrian) ma anche un inizio: l’inizio d’un nuovo tonalismo. Dopo cinquant

Pagina 48

Il divenire della critica

degnamente rappresenta qui la pittura moderna statunitense. Ed è, in certo senso significativo, che proprio dalla Russia (che nel suo padiglione nazionale

Pagina 48

Il divenire della critica

fatto di poter scorgere in molte tele e in molte sculture una precisa volontà di rendere alla figura umana il suo «diritto d’asilo» entro l’opera

Pagina 53

Il divenire della critica

precedenti l’età barocca. Con lo svincolarsi dell’arte dalla religione, dal mito, dal rito, si è reso sempre più necessario un suo ri-ancorarsi a

Pagina 6

Il divenire della critica

Mazzon, noto per la sua importante attività didattica oltre che per il suo precoce schieramento in favore del concretismo, Regina - una delle poche

Pagina 66

Il divenire della critica

prima del suo ingresso nel dipinto).

Pagina 69

Il divenire della critica

’invecchiamento e alla progressiva perdita di efficacia del tachisme - dell’informale - tanto nel suo aspetto più tipico di «pittura a macchie e a dripping

Pagina 77

Il divenire della critica

L’informale, dunque, ha già fatto il suo tempo, almeno come fenomeno di punta, pur conservando la sua importanza per quelle che sono state le sue

Pagina 78

Il divenire della critica

che soltanto oggi vede il suo generalizzarsi attraverso l’adozione e la valorizzazione del vasto patrimonio oggettuale.

Pagina 87

Il divenire della critica

di più rigida osservanza) si è giunti ad un recupero della figurazione e a un suo successivo rifiuto, attraverso la glorificazione dell’oggetto

Pagina XIV

Cerca

Modifica ricerca